Anche noi traduttori freelance andiamo in ferie. Lo so, è da non crederci…
Traduzione: la Mucca Viola del traduttore
Ho da poco finito di leggere “La Mucca Viola – Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone“, un libro scritto da Seth Godin e portato in Italia da Sperling e Kupfer nel 2004 con traduzione di Simonetta Bertoncini.
Chi è Seth Godin?
Seth Godin è una figura eclettica. Imprenditore, scrittore, conferenziere, esperto di marketing e forse qualcos’altro ancora.
Qualcuno lo definisce addirittura un’icona, e forse lo è davvero.
Sono innumerevoli le vie attraverso cui potreste già esservi imbattuti nella sua figura. Tra tutte, i suoi svariati interventi sulla piattaforma TED.
Bene, conoscete le 7P del Marketing? Sono Prodotto, Prezzo, Posizionamento, Promozione, Persone, Processo, Percezione. In questo suo libro, Seth Godin porta avanti, in maniera simpatica e leggera, l’idea secondo la quale a queste P ne manchi una: la “P” di Purple Cow, ovvero la Mucca Viola.
La Mucca Viola è l’elemento inatteso, eccezionale ed entusiasmante che distingue il prodotto che vendi o il servizio che offri da tutti gli altri già presenti sul mercato.
Come potrete ben immaginare, come traduttrice mi sono domandata costantemente come questa idea si potesse applicare al settore della traduzione.
Uno dei concetti che ho trovato più interessanti è la definizione del contrario di “straordinario”.
“Ottimo” non è “straordinario”
Scrive Seth Godin: «Le idee straordinarie hanno molte più probabilità di diffondersi delle idee che non lo sono, eppure sono pochissimi i coraggiosi che creano qualcosa di veramente straordinario. Perché? Personalmente credo che sia perché in genere si pensa che il contrario di “straordinario” sia “pessimo”, “mediocre” oppure “scarso”, e dunque, quando si fa qualcosa di ottimo lo si scambia per qualcosa in grado di essere contagioso. Tuttavia, la Mucca Viola non è semplicemente una questione di qualità.
Se prendete un aereo di una certa compagnia e arrivate a destinazione senza alcun problema, non ne parlate con nessuno, perché questo è ciò che normalmente tutti si aspettano che accada. A rendere straordinario il vostro viaggio sarebbe il fatto di essere terribile oltre ogni immaginazione oppure di essere talmente tanto diverso dalle aspettative (“Siamo arrivati con un’ora di anticipo! Mi hanno offerto un biglietto omaggio perché ero simpatico! In prima classe mi hanno servito le crêpes suzette flambées!”) che non si può fare a meno di parlarne con qualcuno.
Le aziende definiscono dei parametri di qualità e cercano di rispettarli, ovvero producono quotidianamente prodotti (o servizi) ottimi che fanno dell’ottimo una qualità banale della quale non vale la pena di parlare.»
L'”ottimo” in traduzione
Nel mondo della traduzione “puntualità” e “qualità” sono due delle promesse più sfruttate da qualsiasi traduttore per descrivere i servizi che offre.
Sono due capisaldi del lavoro di cui sentiamo parlare ancor prima di iniziare a operare nel settore: bisogna imparare a distinguersi per la qualità della propria traduzione e non mancare mai una consegna.
Eppure ho sentito di professionisti bravissimi ma ritardatari cronici; di altri che, interpellati per la mancata consegna, hanno ingenuamente confessato di essersi dimenticati dell’incarico; di altri ancora che si sono detti impossibilitati a occuparsi di una traduzione a pochi giorni dalla consegna, se non il giorno stesso.
Se si è sicuri di poterlo garantire, promettere qualità e puntualità non è così banale.
Eppure, nell’ottica di Seth Godin, puntualità e qualità sono caratteristiche ottime, non certo “eccezionali” o in grado di mettere in risalto il vostro lavoro rispetto a quello di un altro collega. Non sono una Mucca Viola.
Mucca Viola o valore aggiunto?
Con una mia cara amica e collega ne parlo spesso, di Mucca Viola. Nel nostro caso, tuttavia, siamo un poco più prosaiche.
L’obiettivo non è quello di creare una Mucca Viola nel settore della traduzione professionale e far diventare “virali” i nostri servizi.
Ciò a cui puntiamo è di offrirli in maniera tale da soddisfare il cliente al massimo delle nostre capacità.
Tra noi l’espressione che usiamo è infatti più comune e profana: valore aggiunto.
Il valore aggiunto può assumere innumerevoli forme. Alcuni esempi?
- Rarità: siete specializzati in un settore di nicchia, lavorate con una combinazione linguistica rara o avete vissuto un’esperienza formativa che vi rende particolarmente adatti per l’incarico.
- Competenza: le vostre competenze vi permettono di curare il testo oltre l’aspetto traduttivo, magari di adattarlo a un particolare uso oppure di rintracciarvi eventuali errori di concetto.
- Professionalità: avete saputo costruire un solido rapporto di fiducia col cliente. Grazie a questo, il cliente sa che, affidandovi il progetto, ve ne occuperete secondo quanto pattuito senza che lui debba più preoccuparsene. Lo sgravate di un peso.
Capire se siete sulla strada giusta è semplice: i clienti ritornano, vi affidano altri incarichi, consigliano il vostro operato. E in questo modo esprimono la loro soddisfazione.
E per me questo ha l’eccezionalità di una Mucca Viola.
Qual è il tuo valore aggiunto e qual è la tua esperienza in merito?
Sarò felicissima di leggere un tuo parere, lasciami un commento!
Cara Alice,
devo ammettere che nel marasma del web, il tuo sito è una ‘mucca viola’!Pieno di contenuti inediti, limpido, pulito, ordinato e con slogan super catchy!Tra i tanti siti di traduzione in cui è possibile imbattersi, il tuo blog rappresenta un valore aggiunto!Complimenti!
Martina : )
Ciao, Martina!
Mi hai lasciato un commento bellissimo, sei stata molto generosa. La semplicità è proprio quello che cerco di trasmettere e sono contenta che tu lo abbia trovato interessante. Grazie di cuore 🙂
Ciao Alice! Concordo con il commento di Martina, il tuo è un sito fresco e davvero inedito!
È facile imbattersi in articoli scopiazzati, non tutti siamo capaci di creare contenuti veraci e nuovi di zecca.
Ti ringrazio perché con i tuoi articoli riesci a smuovere tanti pensieri fermi nella mente.
Continuerò a seguirti.
Ciao Ornella, anche io amo sempre trovare nuovi spunti e sono contenta tu ne abbia trovati in quanto ho scritto. Ti ringrazio molto!