Anche noi traduttori freelance andiamo in ferie. Lo so, è da non crederci.…
Traduttore freelance: la varietà è un valore
Uno degli aspetti che più amo del lavorare come traduttrice freelance è la varietà.
Varietà che si può declinare in due modi diversi.
Il primo è legato al lavoro in senso stretto ed è anche il più visibile e manifesto.
Conoscete un traduttore?
Bene.
Provate a chiedergli di che cosa trattavano i progetti su cui ha lavorato nell’ultimo mese.
Nel mio caso: brevetti di ingegneria aerospaziale, tissutale e meccanica, nonché alcune email di assistenza alla clientela.
Un collega con altre specializzazioni potrebbe rispondere: un racconto, la descrizione di alcune località tropicali e i sottotitoli di due episodi di una serie televisiva.
Insomma, non ci facciamo mancare proprio nulla.
La faccia nascosta della Luna
Alla parte del lavoro di un traduttore freelance più varia ed evidente se ne accompagna un’altra altrettanto varia ma meno vistosa, peraltro comune a molti liberi professionisti che lavorano in proprio.
Mi riferisco a quella che riguarda la ricerca di clienti, la stesura di preventivi, la cura della contabilità, la pubblicità, la partecipazione a un corso di aggiornamento o lo studio di una materia nuova.
La maggior parte di queste attività non è facoltativa: riempie le giornate di un traduttore freelance e richiede molta organizzazione.
Ma bisogna ammetterlo: è divertente, interessante e stimolante.
Variando si impara
Affrontare la varietà ogni giorno e a tutti i livelli è secondo me una grande scuola.
Permette, nel tempo, lo sviluppo di caratteristiche che possono risultare utili a livello sia professionale che personale.
Eccone alcune:
- resilienza: le difficoltà diventano parte del percorso. Non sono più ostacoli da superare ma opportunità di crescita;
- proattività: si impara a gestire tanto il presente quanto il futuro, a porsi degli obiettivi e a crearsi sempre un piano B in caso ve ne sia bisogno;
- abitudine a cambiare: si accantona la convinzione che lo stato di cose attuale sia preferibile rispetto a un eventuale cambiamento (pregiudizio dello status quo). Il nuovo viene accolto, o perseguito, con meno timore.
In breve, si diventa imprenditori. E forse un poco più ottimisti.
Qual è la tua esperienza in merito?
Sarò felicissima di leggere un tuo parere, lasciami un commento!
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